Una madre fa camminare i suoi figli a scuola dopo che si sono comportati male con l’autista dell’autobus scolastico

Ciekawe Wiadomości

Quando si tratta di genitorialità, ognuno ha il proprio approccio.

Alcuni genitori sono più permissivi, mentre altri applicano regole più rigorose.

Ciò che è cruciale è instillare valori di rispetto, fondamentali per promuovere l’armonia nella società.

Una madre fa camminare i suoi figli a scuola dopo che si sono comportati male con l'autista dell'autobus scolastico

Anche i bambini educati a casa a volte possono comportarsi impulsivamente e mancare di rispetto, come ha scoperto Jenn Brown,

una madre americana, quando ha appreso del comportamento scorretto dei suoi figli nei confronti dell’autista dell’autobus scolastico.

Una madre fa camminare i suoi figli a scuola dopo che si sono comportati male con l'autista dell'autobus scolastico

Vivendo a circa sette chilometri dalla scuola, Jenn si aspettava che i suoi figli si comportassero rispettosamente quando utilizzavano il servizio dell’autobus.

Tuttavia, è rimasta delusa quando ha ricevuto una chiamata dall’ufficio della scuola che segnalava il loro comportamento scorretto.

Una madre fa camminare i suoi figli a scuola dopo che si sono comportati male con l'autista dell'autobus scolastico

Dopo attenta riflessione, Jenn ha concluso che i suoi figli avevano bisogno di imparare il rispetto.

Il giorno seguente, anziché prendere l’autobus, li ha accompagnati a scuola mentre portavano un cartello che diceva: „Siamo stati cattivi e scortesi con l’autista, quindi mamma ci ha fatto camminare a scuola.”

Una madre fa camminare i suoi figli a scuola dopo che si sono comportati male con l'autista dell'autobus scolastico

Jenn ha spiegato che il cartello serviva per comunicare la conseguenza a chiunque gli offrisse un passaggio.

In seguito ha dichiarato: „Volevo che capissero lo sforzo che l’autista compie ogni giorno. Camminare i 7,2 chilometri è stato difficile, ma era necessario insegnargli che prendere l’autobus scolastico è un privilegio, non un diritto.”

Nonostante le reazioni contrastanti degli altri genitori quando ha condiviso l’incidente su Facebook, Jenn si è sentita confermata quando l’autista dell’autobus l’ha ringraziata per aver difeso il rispetto.

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