Secondo la dottoressa Helen Egger, psichiatra infantile e cofondatrice dell’app per la salute mentale dei bambini Little Otter,
i genitori spesso contribuiscono involontariamente ai problemi di immagine corporea attraverso il loro linguaggio, in particolare quando si etichettano come „bravi” o „cattivi” in base alle loro scelte alimentari.
La dottoressa Egger sottolinea che il nostro valore personale non dovrebbe mai essere legato a ciò che mangiamo.
Ad esempio, dire „Sono stato così bravo oggi” dopo aver saltato il dessert, o sentirsi in colpa per aver mangiato patatine, può promuovere un’immagine corporea negativa.
Queste affermazioni suggeriscono che l’autostima possa essere collegata alle abitudini alimentari, il che è un atteggiamento dannoso da trasmettere ai bambini.
Invece, la dottoressa Egger suggerisce di dimostrare una relazione positiva e neutrale con il cibo e il nostro corpo.
Lei sostiene l’idea di mostrare ai bambini che il cibo è semplicemente carburante e che prendersi cura del proprio corpo attraverso una nutrizione equilibrata e attività fisica fa parte dell’amore verso se stessi.
Lei pratica questo impegnandosi in attività come lo yoga e mangiando a base di piante, non per il controllo del peso, ma per sentirsi sana e rispettare il proprio corpo.
Inoltre, la dottoressa Egger consiglia di mantenere qualsiasi conversazione sul cibo positiva e basata sui fatti, evitando termini che moralizzano l’alimentazione.